Oggi nel mondo occidentale non ci facciamo piu’ le domande giuste, indispensabili alla nostra esistenza. Non siamo piu’ capaci di progettare un futuro giusto per tutti. Prevale un processo diseducativo che introdurrà la rottura del patto tra generazioni. Dove è finito il continuo progresso dell’umanità? L’Utilitarismo del neo-liberismo ha sommerso i valori etici tradizionali della coscienza sociale.
Non si cerca piu’ di arginare l’ingiustizia. Siamo tutti deresponsabilizzati, accettiamo il male come inevitabile. L’0ccidente è rimasto incagliato nel problema che la Scienza ha sovrastato l’uomo rendendolo schiavo della sua Tecnica, che ha innescato un processo di disumanizzazione, in cui i valori tradizionali perdono di significato. L’uomo non ha piu’ legami con la storia, si isola e si deprime, non riuscendo ad uscire da un individualismo esasperato. Ci manca una vera concezione umana, la sola scienza non accompagnata dalla sapienza ci impoverisce. Noi siamo fatti di emozioni, sentimenti e di espressività.
Non abbiamo tenuto conto delle conseguenze che derivano dalla Tecnica, infatti, non siamo piu’ i padroni della nostra vita, ma siamo dominati dai criteri tecnici della produzione, che vuole solo piu’ risultati in termini numerici. L’uomo pensa di essere il creatore e legge di sè stesso, ma la Tecnica e la Scienza non hanno la finalità di realizzare l’uomo, ma solo di ottenere piu’ risultati su cui procedere. Esse non hanno sensazioni, percezioni, sentimenti, non promuovono senso di vita, non hanno una coscienza, non redimono, non svelano la verità.
La Tecnica e la Scienza funzionano fine a sè stesse e sono figlie di processi di astrazioni e combinazioni, ridotte ad una serie di artifizi che l’uomo non è in grado di controllare. Se la vita umana perde qualità e tutta la nostra esistenza è quantificabile solo numericamente, allora tutto si può vendere e comprare ed il Mercato diventa il nuovo Dio, come ci hanno spiegato i grandi filosofi del Novecento. Quali sono i progressi morali ottenuti da questa società post-moderna? Abbiamo la capacità di indicare cosa è veramente importante, da cosa non lo è?
Rocco Bordin