Molto probabilmente nei prossimi giorni registreremo come di consueto ulteriori posti disponibili! Leggendo nella stampa le ripetute e apocalittiche dichiarazioni che alcuni rappresentanti degli studenti rilasciavano nel tempo, del tipo: “uno studente idoneo su duesenza letto”, “400 studenti che dormiranno sotto i ponti” si sarebbe potuto pensare che la situazione delle residenze a Padova fosse critica o addirittura inadeguata. Niente di più falso! Come succede ogni anno da quando io amministro l’Esu di Padova, tutti gli studenti idonei aventi diritto all’alloggio hannoricevuto la loro confortevole sistemazione nelle residenze dell’Ente e primadell’avvio dei corsi universitari. Nei due anni passati addirittura abbiamoavanzato dei posti che abbiamo destinato a studenti pendolari e quest’anno èprobabile che succeda ancora!Ogni anno spieghiamo ai rappresentanti degli studenti che bisogna attendere la fine dell’iter concorsuale, per tirare lesomme, perché tanti sono gli studenti che fanno domanda di alloggio, ottengonol’idoneità, ma non superano il test di ammissione all’Università di Padova,perciò si ritirano lasciando alloggi Esu vuoti.
Ogni anno ripetiamo ai rappresentanti degli studenti che sono circa il 40% le rinunce nei primi anni e pertanto gli studenti realmente interessati all’alloggio Esu sono molti meno rispetto agli idonei. Eppure ogni anno si ripetono le solite accuse assolutamente infondate all’ente, nelle quali si citano numeri assolutamente infondati di fantomatiche richieste che a fine concorso non esistono più!Eppure da tre anni assisto a concorsi che dimostrano che l’Esu bandisce un numero di posti letto assolutamente congruo alle richieste dell’Ateneo padovano. E perciò attesta che la situazione delle residenze studentesche a Padova è assolutamente adeguata alla domanda degli studenti.
Eppure ogni anno io leggo nei giornali di 400 richieste non accolte, che diventano 200, che diventano nove e che diventano zero. Quando si smetterà di criticare in maniera inopportuna? Quando si arriverà ad un atteggiamento responsabile e costruttivo nell’interesse degli studente e delle famiglie?
L’unica cosa reale è la capacità che ha dimostrato l’Esu per il terzo anno consecutivo di essere un interlocutore affidabile ed efficiente per quelle famiglie italiane che hanno una difficoltà economica e che nell’Esu hanno trovato, nei fatti, una risposta adeguata alle loro esigenze. Mi dispiace constatare che alcuni rappresentanti degli studenti abbiano fatto solo chiacchiere e non abbiano dimostrato ivece quella collaborazione fattiva che gli studenti stessi richiedono.