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I partiti oggi sono ancora in grado di rappresentare la gente e risolvere i problemi?

Amiche e amici, questo è il momento giusto per riflettere sul nostro futuro in politica! Abbiamo già celebrato le elezioni amministrative e regionali e siamo distanti dalle politiche. In questo tempo assistiamo ad una grande confusione, che non ci consente di prendere decisioni affrettate. Dobbiamo capire bene chi è in grado di rappresentarci oggi.

Questo è sicuramente il periodo più buio del centro destra italiano. I moderati non sono più rappresentati dai partiti, perché le oligarchie che oggi li guidano hanno fallito nelle loro proposte, nelle scelte della classe dirigente e soprattutto nei risultati. Le segreterie dei partiti, i circoli magici, gli uomini del capo insomma, hanno come unico scopo il potere che genera denaro, come ci ricordano i recenti scandali veneti del Mose e molti altri ancora in tutta Italia. La destra e la sinistra si confondono ed il potere politico ed economico si mischiano, senza che i nostri politici abbiano la capacità di tracciare una strada con valori e scopi. Soprattutto senza che nessuno riesca più a distinguere un programma di destra da uno di sinistra, perché tutto è così torbido e poco chiaro, da essere sempre interpretabile e non più distinguibile.

È l’ora della novità prodotta dal civismo, che porterà presto a nuove formazioni nazionali, migliori, più democratiche e al passo con i tempi, e soprattutto che sostituiranno le attuali, che hanno deluso le nostre richieste. Io sono impegnato in questa direzione, che credo essere quella del futuro! A breve creeremo insieme qualcosa di veramente nuovo in Veneto, che ci coinvolgerà più autenticamente. Allora vi convocherò in assemblea per illustrarvi, come sempre, le mie proposte e discuterle con voi! Sono profondamente convinto che ci sia la possibilità di costruire assieme un centro destra completamente diverso, più efficiente e democratico dell’attuale. Recuperando un po’ di cultura e di valori! Oggi io vi propongo di aderire idealmente alla mia associazione “La Via”, che rappresenta un nuovo prototipo di aggregazione civica di centro destra, che insieme ad altre associazioni e liste civiche in tutta la nazione progettano di entrare a fare parte di un nuovo soggetto politico moderato: più liberale e più democratico, più funzionale e moderno ed efficiente degli attuali.

Mi auguro che l’anno nuovo ci porti un diverso modo di fare Politica! Nel frattempo faccio a voi e alle vostre famiglie i migliori auguri di un Buon Natale e Felice Anno Nuovo! Vi lascio alcuni spunti e alcune proposte che io ritengo importanti, su cui riflettere.

A presto e grazie

Rocco Bordin

Presidente dell’associazione La Via

Due brevi considerazioni:

La delusione per il grande fallimento di Forza Italia

Conoscete tutti l’impegno che ho profuso in Forza Italia e nel centrodestra da anni. Il 1 aprile del 2014 però è arrivata la candidatura poco credibile a Sindaco di Padova dello sconosciuto Lodi, da parte del commissario regionale di F.I. Marin e della commissaria comunale Casellati (ovviamente senza le primarie, nonostante fosse stato deciso all’unanimità dal partito padovano a congresso), con il solo scopo di mettere FI sotto alla Lega e candidare invece Bitonci, che superava di gran lunga l’immagine di Lodi, (invece di scegliere un altro moderato forzista di maggiore valore politico, ne avevamo molti interni ed esterni). È cominciato allora il mio grande travaglio, che mi portò ad avere dei dubbi seri sulla possibilità di continuare a fare politica in F.I., partito che si auto castrava per non fare ombra ai commissari nominati in F.I. e al partito della Lega. Ho capito allora che sarebbe stato del tutto inutile credere che in F.i. si potesse fare una battaglia di democrazia e buon senso da dentro! Non vi era più niente di democratico o meritocratico, ma solo la corrente del capo di turno nominato e non eletto, che avrebbe fatto salire senza meriti i suoi amici, senza nessuna discussione. Infatti in F.i. le discussioni e i dibattiti sono stati aboliti dal 1 gennaio 2014! I congressi non si fanno più da anni! Coloro che sono usciti, per la grande delusione, sono infinitamente di più di quei quattro gatti che hanno preso un misero 7% a Padova nel 2014 ed un umiliante 5% in Regione Veneto nel 2015, distruggendo completamente un partito che aveva dato tanto all’Italia. Le epurazioni operate da Marin hanno cancellato tutto, il commissario regionale ha fatto la lista per le regionali escludendo tutti coloro che non erano della sua piccola corrente ed epurando, nei fatti, la stragrande maggioranza dei dirigenti territoriali di FI, mai consultati e perciò esclusi. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Fi è finita, a livello cittadino, provinciale e regionale! Rimane a livello nazionale l’immagine di uno stanco Berlusconi, abbandonato dalla maggior parte dei suoi parlamentari, che tiene nella penisola un 10% striminzito ed ondeggia tra il patto del Nazareno con Renzi ed un accordo cannibale con la Lega di Salvini. Oggi Fi ha perso complessivamente il 75% dei suoi consensi nazionali e l’80% dei suoi consensi locali rispetto a cinque anni fa e nessuno dei suoi dirigenti si fa delle domande e ne trae le conseguenti risposte?
 

Sulla Lega e l’amministrazione Bitonci a Padova
La Lega ci ha illuso alle regionali di volere fare la lista civica del Presidente Zaia con noi, senza i leghisti, dando spazio a noi moderati, riconoscendoci una certa cultura, consenso e capacità politica amministrativa. Invece un mese prima delle elezioni, anche nella civica del Presidente, la lega ha candidato solo leghisti! Che bisogno c’è di fare 2 liste della lega se non cambia la rappresentanza dei candidati? Lo sappiamo bene: portare in regione solo leghisti, dimostrando che la lega dai moderati vuole solo i voti, non i dirigenti. Troppo comodo volere l’acqua con le orecchie dai moderati e non candidarne nessuno. Bitonci è l’esempio di un Sindaco autoritario di estrema destra, che considera i suoi assessori (scelti peraltro perché proni alle sue volontà e per la loro scarsa rappresentanza politica) come meri esecutori della sua volontà. Peraltro debbo aggiungere che in Consiglio non abbiamo riscontrato la presenza di molti consiglieri capaci con particolari doti politiche. Quali sono state le soluzioni date alla città da questa amministrazione? Nessuna sino ad ora, se non slogan ma nessun fatto! Gli esempi degli errori invece si sprecano: la rinuncia al finanziamento europeo del Sir 2 e 3 ,unico atto che avrebbe portato Padova al logico completamento di una mobilità pubblica efficiente ,l’ospedale nuovo ,si sono persi i 10 anni passati di accordi e finanziamenti  dalla regione cambiando molte volte il sito .Non parliamo poi dei nomadi di Via Basette ,che il Sindaco promette di cacciare da un anno e mezzo e sono sempre lì, del fatto che il Sindaco ha licenziato dopo solo un anno i due assessori che rappresentavano l’area moderata . Ma soprattutto la chiara sensazione dell’incapacità della giunta di dare finalmente sicurezza alla città, se non sterili polemiche con il Prefetto che non hanno portato a nulla. Tutto ciò lo constato amaramente ,dopo che ho sostenuto alle amministrative Bitonci e gli ho messo a disposizione  il consenso di più di qualche amico , non ricevendo in cambio nemmeno l’attenzione per certi problemi amministrativi che gli ho suggerito più volte( via Anelli,i campus universitari della città ecc) Le  forze politiche che hanno aiutato Bitonci non sono state ascoltate in nulla e nemmeno rappresentate dal programma amministrativo pattuito ,con l’unica eccezione della lega che governa la città sostanzialmente da sola , il centro moderato non conta nulla , solo nella serietà con il quale continua a sostenere Bitonci non per i risultati amministrativi , pochissimi, ma per la serietà della parola data nel 2014 .
Manifesto dell’Associazione “La Via con Rocco Bordin”
 
La nostra società globalizzata, l’ideologia del denaro e i politici servi delle banche
Noi viviamo in una società globalizzata che ti obbliga a diventare altro da te, se sei in contrasto con essa! È oramai chiaro che ognuno di noi debba, nel tempo, inevitabilmente adattarsi a tutto quello che l’ideologia dominante, cioè il denaro, ci propina. Tanto che oramai più nessuno osa mettere in discussione certi principi di interesse economico, che sono completamente metabolizzati e dati per buoni. Io continuo a non essere d’accordo e penso che l’economia non debba influenzare la politica.  L’economia oggi si sostituisce alla politica e ne occupa il ruolo. È umiliante registrare come la maggior parte dei politici si sia ridotta a mera esecutrice delle strategie delle multinazionali Europee o dei centri di interesse economico nazionale come le banche. Noi non siamo macchine per la produzione e basta. Si può cambiare in meglio, attraverso gli slanci della politica che non pensa solo a fare soldi ma ad agire in base a dei principi etici!
 
Non dobbiamo accontentarci, proviamo tutti ad agire secondo quello in cui crediamo
Anche se i leaders continuano a dire che non si può fare altrimenti, io non mi voglio accontentare di questo brutto centro destra italiano, nel quale la Lega attacca populisticamente tutto e tutti e non dà le soluzioni non educando a capire e a risolvere con il dialogo e la proposta. Mi chiedo come si possa fare politica senza fare anche cultura? Mi sta stretta questa Italietta da paese delle banane, che sembra ormai irrimediabile. Io sono convinto che si possa cambiare, ad esempio cominciando a rielaborare il concetto che: il denaro non è l’unico generatore di valore ed il pensiero non è apprezzato solo se è utile alla trasformazione di tutto in ricchezza. 
 
La nostra è l’epoca dell’incertezza
Certo è che la nostra è un’epoca di incertezza: il terrorismo, l’insicurezza dell’ordine pubblico, la caduta dei mercati, il debito degli Stati e soprattutto la sostituzione sistemica dei valori tradizionali, fanno prevedere un futuro che diventa una minaccia per tutti più che un’opportunità. Quello che riscontriamo soprattutto nei partiti è la loro incapacità di promuovere un pensiero ed un conseguente programma per il cambiamento, perché sono diretti da una stretta oligarchia che li governa e li controlla, in barba alla democrazia, ma soprattutto in barba ai bisogni della gente.

L’individualismo metodologico, la dottrina liberale non sono più valori dello stato
L’individualismo metodologico propugnato dalla dottrina liberale non è garantito dallo Stato, che non difende più l’uomo come persona libera. La libertà, che è la forza che dà significato alla vita, è calpestata per prima dai nostri partiti nei quali è diventato impossibile discutere e cambiare i dirigenti e le istituzioni, perché c’è un capo che spesso non è il leader ma il padrone, che decide diversamente dal parere della gente. Perciò tutto quello che ha a che fare con la politica viene percepito come falso ed interessato, il concetto di onestà intellettuale e di servizio civile sembra essere valore solo del passato. Eppure io continuo ad incontrare brava gente onesta che ha diritto ad avere dei rappresentanti assolutamente diversi da quelli che si ritrovano oggi e che ha la capacità per ricoprire certi ruoli ma non è presa in considerazione perché non appartiene a certe cerchie elitarie di potere. Oggi la base non conta più niente!

A Roma cosa succede? I moderati debbono guidare
Io non credo che questo centrodestra in cui Salvini ha la leadership assoluta, nel quale Berlusconi, fischiato a Bologna, ha un ruolo decisamente subalterno, possa vincere, ma soprattutto possa convincere i moderati, che rappresentano ancora la grande maggioranza degli italiani. L’attuale classe dirigente va profondamente rinnovata, ed i moderati devono guidare il centrodestra e non rimanere ai margini come semplici portatori d’acqua. I nuovi leaders non possono essere degli estremisti della destra Lepenista o di Casa Pound.

Alcune proposte
Ritengo che si debba velocemente rinnovare la cultura politica vecchia e ideologica di destra e sinistra, che anima l’attuale dibattito Italiano, che vadano eliminati i sistemi commissariali che occupano i partiti, che hanno dato la palla a perfetti incapaci in politica ed i risultati sono evidenti. Ritengo che si debbano cambiare molti argomenti della politica, perché essa non risponde più ai bisogni della gente. Prevedo l’esigenza di una nuova formazione politica veramente inclusiva e democratica, dove si accetta la normale dialettica e soprattutto nella quale, si accetta anche un’opposizione dialettica: non siamo tutti uguali e la teoria del pensiero unico è una teoria stalinista che ha già dimostrato in passato le sue enormi colpe. Credo che le primarie debbano essere finalmente il metodo di scelta democratica della classe dirigente e non i diktat dall’alto con i quali si scelgono: i sindaci, i parlamentari, i presidenti delle Regioni e delle province dal 1995.

I problemi reali da risolvere:

il lavoro, le tasse, il diritto allo studio, la tutela della famiglia
I nostri politici devono occuparsi dei problemi reali della gente : il lavoro che manca ai nostri giovani e ai cinquantenni con famiglia a carico, il benessere sociale, il diritto allo studio, il taglio della spesa pubblica e la tutela della famiglia, l'abbassamento delle tasse senza usare il deficit, senza togliere le imposte da una parte e rimetterle da un’altra, per avere l’abbattimento del patto di stabilità per gli enti pubblici che permetterebbe ai comuni e alle regioni di dare più servizi! Noi vogliamo ridare un ruolo guida ai moderati, vogliamo potere contare in un’alleanza di centrodestra che deve avere la guida di un centro moderato.

La mia soluzione attuale: c'è bisogno di Ritrovare "La Via "?
Il centrodestra così com’ è perde sempre più consenso! Forza Italia, completamente priva di appeal politico in Veneto, senza un leader carismatico locale, licenzia tutti i dipendenti dimostrandosi un partito che va a rotoli! La Lega vince e governa da sola in Veneto, ma elimina il ruolo dei moderati, azzerandone la rappresentanza istituzionale a tutti i livelli, abbassandone il livello della politica su di un piano generale! È evidente che questo centrodestra non può più contrastare né Renzi né Grillo! La nostra associazione politica "La Via" nasce con lo scopo di fare un programma per un centrodestra molto diverso da quello attuale, più indipendente da Roma, più rinnovato, meno estremista, finalmente democratico ed unito, con l'uso delle primarie per identificare la nuova classe dirigente e non con le vecchie raccomandazioni.

La Via

Alla nostra associazione possono partecipare tutti anche se iscritti ad altri partiti. L’importante è fare, con coscienza, fare il bene nell'esclusivo interesse della gente senza secondi fini!

Se Ti riconosci in tutto questo
contattaci scrivendo a roccobordin@gmail.com
Oppure telefonami al 3475781517
Ti aspettiamo !

Rocco Bordin

Presidente dell’associazione La Via