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Bordin: «Avanti uniti o perderemo la città»

Nessun dubbio quindi che, anche per il Pdl-Fl, in città la strada sia quella delle primarie: «Le chiedono tutti – prosegue Bordin – e, io stesso, nel corso dell’ultimo coordinamento ho specificato la necessità che la scelta del candidato passasse per “consultazioni estese alla gente”, in modo da far filtrare il concetto a Roma senza creare frizioni eccessive. L’obiettivo, a questo punto, è creare un forum per il mese di dicembre con gli aspiranti leader, per arrivare, tra il 18 e il 20 all’elezione del candidalo. Le primarie sono importanti anche perché presuppongono che pure i perdenti si impegnino a sostenere il vincente». Non bastasse la difficoltà di rincorrere un sindaco in carica, il Pdl si trova a fare i conti con il caos del partito a Roma che minaccia ricadute anche sul fronte padovano: «Queste vicende creano instabilità e fanno perde re consenso anche a livello locale» sostiene il coordinatore vicario del Pdl, vicino a Maurizio Lupi, a sua volta tra gli “alfaniani”. Eppure, – sostiene – a questo punto ogni tipo di scissione sarebbe deleteria per il centrodestra: «Spero che staremo tutti nello stesso partito -prosegue – la soluzione per superare momenti come questo passa per una maggiore democratizzazione dei processi. Le decisioni vanno prese consultando un’ampia gamma di rappresentanti a tutti i livelli. L’unità si ottiene così, aumentando i metodi democratici ed è questo che mi auguro, adesso, per il partito» anche perché .(manovre come quelle viste nella capitale hanno come unico effetto una perdita di consenso sul territorio che non meritiamo. Noi ci spendiamo personalmente a livello locale per poi vedere che da Roma distruggono tutto con decisioni che la gente non capisce. Divisioni di questo tipo finiscono per diminuire la capacità di aggregare consensi attorno al centrodestra».