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Dazi USA-Europa: Rocco Bordin a Telechiara: “Il Veneto Rischia, serve trattativa e unità europea

In un recente intervento alla trasmissione “Vietato Tacere” su Telechiara, l’esperto Rocco Bordin ha affrontato il delicato tema dei dazi imposti dagli Stati Uniti all’Europa, sottolineando le potenziali ripercussioni per il Veneto e l’urgente necessità di una strategia europea unitaria. 

Bordin ha enfatizzato l’importanza di negoziare fino all’ultimo istante disponibile, prima dell’applicazione definitiva dei dazi.

Il Rischio per il Veneto e la Richiesta di Trump: Rocco Bordin ha iniziato il suo intervento evidenziando come l’introduzione dei dazi da parte dell’amministrazione statunitense rappresenti un serio rischio per l’economia veneta, fortemente dipendente dall’export. La richiesta avanzata dagli USA, un dazio del 30% sulle merci europee, è stata definita da Bordin “non accettabile” e “fuori discussione” in termini di pura accettazione.

L’Errore della Contromossa e l’Unità come Unica Via: L’esperto ha criticato aspramente l’idea di adottare una strategia basata sui “controdazi” o sull’impedire l’ingresso di merci americane nel territorio europeo, definendo tale approccio come un “andare a morire”. Ha argomentato che affrontare una “lotta economica” con una potenza come gli Stati Uniti, nettamente superiore, richiede una mossa strategica completamente diversa. “L’unica possibilità che abbiamo,” ha affermato Bordin, “è di unire le posizioni in Europa e trattare fino all’ultimo istante secondo.”

La Posizione di Meloni e la Critica alla Mancanza di Unità: Bordin ha citato la posizione del Presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, che ha dichiarato di non poter pensare a un attacco con i controdazi, un’indicazione che sembra essere condivisa anche dalla Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. L’obiettivo, secondo Meloni e Bordin, deve essere una trattativa che consenta di “rinsaldare il rapporto” con gli alleati occidentali.

L’analisi di Bordin si è poi concentrata sulla frammentazione delle risposte europee. Ha ipotizzato cosa sarebbe successo se l’Europa avesse agito come il Regno Unito, cercando una percentuale di pre-accordo per distribuire i dazi gradualmente, invece di “stare arroccati in una posizione di aspettativa” con proposte di controdazi e, soprattutto, “senza unire le azioni strategiche dei 27 soggetti europei”. Questa mancanza di unità ha portato a una situazione in cui l’Europa rischia di trovarsi “solitaria e inefficiente”, senza superare nemmeno il 10% di efficacia nella negoziazione.

Le Diverse Strategie degli Stati Membri: Bordin ha illustrato come Francia e Spagna abbiano optato per un “attacco” all’amministrazione americana, mentre Italia e Germania hanno tentato una “mediazione intelligente” basata sull’unione dell’Occidente e sulla situazione geopolitica attuale. Altri paesi europei, invece, sono andati “ognuno per conto suo”, privilegiando le proprie “opportunità economiche”. Questa disunione, secondo Bordin, non fa che indebolire l’Europa nel suo complesso.