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Duro attacco del candidato sindaco Bordin: «È esattamente l’anti-Renzi»

«Le cose non stanno affatto così – afferma l’ex assessore della giunta Destro – un candidato che vuole sfidare Rossi c’è già ed è il sottoscritto». «La mia non sarà una candidatura di bandiera, magari alla guida di una civica di area. Il mio obiettivo è quello di essere il candidato di uno schieramento che va da Forza Italia alla Lega, passando per il Nuovo centrodestra, per arrivare, perché no, a tutte quelle forze politiche che si ritengono alternative alla sinistra». Fatta la precisazione, Bordin è impietoso nei confronti di Rossi. «E lui sarebbe il candidato renziano? Mi viene da ridere. Per anni Renzi ci ha ammorbato con questa storia della rottamazione e ora chi candida a Padova? Un sessantenne designato già un anno fa dal suo predecessore, ovvero Flavio Zanonato». «Mi pare del tutto evidente che Rossi rappresenti l’assoluta continuità rispetto al passato e non è un caso che sia appoggiato compattamente da via Beato Pellegrino e da chi negli ultimi 30-40 anni ha vissuto solo grazie alla politica», continua. L’esponente di Forza Italia è un fiume in piena e rincara la dose. «Lo stato di salute della sinistra padovana viene rappresentato benissimo in consiglio comunale, dove ognuno va per conto proprio e ormai non riescono più ad approvare nulla. Basti pensare alla delibera su via Dottesio che per ben tre volte non è risuscita a passare in consiglio ». «Sono talmente tanto uniti – conclude – che alle primarie, a sorpresa, sono saltati fuori ben due candidati in funzione anti Rossi. Mi riferisco naturalmente all’assessore alla Scuola Claudio Piron e al deputato di Sel Alessandro Zan».