Programma Amministrativo

Esperienze Politico - Amministrative

Archivio Storico

Fi, ultimo round per il candidato

Lo scenario è sempre quello prospettato nelle ultime settimane, al netto di qualche sfumatura: da un lato chi garantisce che alla fine l’orgoglio forzista prevarrà e si arriverà alla presentazione di un candidato – il cui nome, tramontato Ancona, resta gelosamente custodito – da spendere sul tavolo della trattativa, dall’altro, chi sostiene che l’accordo con la Lega sia pressoché chiuso, con la convergenza su Bitonci avvalorata anche dalla benedizione di un’ala di imprenditori storicamente vicini a Forza Italia. Tutt’attomo un florilegio di veti incrociati alimentati da rancori personali che fino ad oggi hanno contribuito ad azzoppare la maggior parte delle strategie.
In attesa di conoscere il nome cui votarsi, i consiglieri comunali di Fi, assieme alla coordinatrice cittadina, ieri hanno, di fatto, dato il via alla campagna elettorale, annunciando un incontro sul programma alla settimana da qui all’apertura delle urne. Ufficialmente, l’appuntamento era con la presentazione dell’interrogazione al ministro dell’Interno, sottoscritta da Casellati, Ghedini e Marin «con 25 casi di microcriminalità dall’inizio dell’anno, a fronte di 250 rapine nel 2013, il 18,5% in più rispetto al 2012 a dimostrazione di una seria condizione di problematicità» si legge nel documento. «Siamo di fronte a un’escalation di violenza ai limiti di guardia» sostiene Casellati «la città versa in stato di precarietà completa ed è intollerabile che non si faccia nulla a fronte di una crisi economica senza precedenti». Dal punto di vista locale, i consiglieri annunciano una mappatura del degrado, attraverso la consultazione diretta dei cittadini che verranno effettuate nelle piazze e nei quartieri: «Vogliamo garantire una sicurezza che è anche sanitaria, e che quindi passa sia per il controllo delle merci e dei prodotti che per la lotta alla contraffazione» sostiene il capogruppo Matteo Cavatton «dobbiamo rendere il padovano il più tranquillo possibile, qualunque sia il suo ruolo».
Aggiunge Rocco Bordin: «Per noi il concetto di sicurezza è diverso sia dal buonismo della sinistra che dalla repressione della destra, che confonde causa ed effetto – chiarisce -per questo promuoveremo le sentinelle della sicurezza, affidandoci alle segnalazioni degli esercenti che sono in grado di registrare i fenomeni che si ve-rificano sul territorio tanto il centro quanto in quartieri come la Guizza e l’Arcella».
«La capacità di attrarre risorse passa anche da scelte strategiche come la garanzia di sicurezza, è un circolo virtuoso» Incalza Carlo Pasqualetto.
In questo senso, anche la riflessione della senatrice Casellati: «II limite è la parcellizzazione dei problemi, laddove bisognerebbe prevedere un pacchetto con turismo, cultura e commercio, ad esempio con convenzioni pe-riodiche per i negozi». Chiosa Stefano Grigoletto: «Non si può tollerare il commercio abusivo sotto palazzo Moroni e multare un commerciante perché la tabella fuoriesce di due centimetri – accusa – questo significa essere implacabili con i cittadini e tolleranti con gli irregolari. Eppure sarebbe bastato accogliere la nostra richiesta di emendare il regolamento di Polizia locale prevedendo il sequestro della mercé per gli accattoni molesti». A questo punto manca solo il portabandiera.