Eccoli, uno dopo l’altro: Alberto Franceschi, Piero Ghirardelli, Paolo Lazzaretto, Gianmarco Cortivo, Silvia Lenzi, Enrico Turrin, Stefano Tosato, Pierino Sau, Giuliana Pistore, Andrea Bonomini, Pier Antonio Narduzzi, Samuele Varotto, Giovanni Rampi, Marco Bonato, Roberto Lovison, Leonardo Bagno, Manuel Bianzale e Carlo Pasqualetto. Questi, invece, oltre Matteo Cavatton e Stefano Grigoletto, i io dell’altra lista che completano l’esecutivo cittadino del Pdl: Roberto Rovoletto, Gregorio Cavalla, Daniele Zanetti, Roberto Carlo Moneta, Marco Schiesaro, Clara Benvenuti, Nicolò Morachiello, Carlotta Forestan, Paola Gasparetto e Luca Rampazzo.
Durante l’incontro di stasera, cui ha intenzione di presentarsi anche Alberto Salmaso in quanto capogruppo del partito a Palazzo Moroni, il nuovo vice coordinatore cittadino vicario Bordin dovrebbe riprendere la proposta lanciata proprio al congresso dello Sheraton. Ovvero quella di celebrare le primarie non solo per scegliere il prossimo candidato sindaco di Padova, ma anche per proporre alla segreteria nazionale del Pdl un elenco di nomi da inserire, come aspiranti parlamentari, alle prossime elezioni politiche. Un’idea dunque, quella di Bordin, per far sì che i prossimi deputati e senatori, pur non cambiando la legge elettorale in vigore, possano comunque essere espressione del territorio e decisi dal basso. Alla riunione in via dell’Industria, per chiudere, non dovrebbero partecipare gli ormai ex vertici cittadini del partito, né l’onorevole Filippo Ascierto né tantomeno l’ex sindaco Giustina Destro.