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L’Esu elimina la censura Internet

Non solo materiale per adulti, ma anche pagine relative ad «aborto, credenze alternative, tabacco, educazione sessuale e biancheria intima». In seguito all’ultima segnalazione, i filtri sono stati tutti eliminati: la clausola del contratto con il gestore è stata rivista ieri mattina, per volere dell’amministratore dell’Esu, Rocco Bordin. «Ho analizzato attentamente la questione » spiega Bordin, «tenendo presente le numerose lettere e segnalazioni che mi sono arrivate dagli studenti e dai loro rappresentanti. A volte, come in questo caso, hanno ragione, ed è giusto rispondere alle loro necessità. Sono tutti maggiorenni e le residenze sono la loro casa, per cui è giusto che per motivi di studio o personali possano accedere liberamente alla rete. I filtri non erano stati messi per limitare i ragazzi, ma perché a quella stessa linea accedono i dipendenti di alcuni uffici universitari, dove invece le limitazioni sono state mantenute, per ovvie ragioni». Ora, però, l’amministratore invita all’autodisciplina: «Se tutti si connettono alla stessa ora, e tutti si mettono a scaricare contenuti dalla rete, la linea rallenta. Per avere un servizio migliore, nel rispetto di tutti, devono usarlo con coscienza del fatto che vivono in una struttura comunitaria, ma sono certo che sapranno autoregolamentarsi a dovere». «Vorrei sottolineare» aggiunge Bordin «che in altre strutture non solo del Veneto ma del resto d’Italia questa libertà non c’è. Ho sempre ascoltato le richieste degli studenti, cercando di andare loro incontro nei limiti del possibile: la linea internet funzionava male e abbiamo cambiato gestore, passando da Padovawifi alla fibra ottica di Fastweb, con la quale il disagio è stato risolto. Ora abbiamo eliminato anche le restrizioni». Silvia Quaranta.