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Mense, studenti contro l’aumento dei prezzi. L’Esu: è l’adeguamento Istat

 

tratto dal CORRIERE DEL VENETO del 19 aprile 2013

PADOVA – «E gli studenti pagano. Sempre di più. Sempre noi». Uno striscione di almeno quattro metri srotolato dal terzo piano del dipartimento di biologia di via Bassi. E poi una pioggia di post-it contenenti messaggi di protesta attaccati alle vetrine della mensa Piovego. Così ieri mattina il Sindacato degli studenti ha protestato contro la decisione dell’Esu di aumentare del dieci per cento il costo delle mense universitarie. «Una scelta suicida – ha spiegato Davide Quagliotto, uno dei rappresentanti del Sindacato – perché visti i costi l’unico effetto ottenuto sarà che sempre più studenti andranno a pranzare nei bar. Secondo gli studenti il costo di un pranzo medio nelle mense universitarie passerebbe così dai tre, quattro euro a 3,3o e 4,4o euro. «Pure stupidaggini e pagliacciate », replica invece il numero uno dell’Esu Rocco Bordin, che ha spiegato che non si tratta di un aumento, ma soltanto dell’adeguamento Istat (il primo in cinque anni), necessario a fronte dell’azzeramento delle spese per gli investimenti e l’ulteriore riduzione del 20 per cento delle spese correnti imposte della Regione. «Stiamo parlando di venti, cinquanta centesimi al massimo – ha spiegato Bordin – per recuperare 300 mila euro da utilizzare per mantenere più alto possibile il livello dei servizi nonostante i tagli. Facciamo i seri e pensiamo a chi ha perso il lavoro o non ha di che mangiare ».