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«Pdl fermo, mi candido a sindaco»

È passato da poco mezzogiorno quando l’ex assessore all’Edilia oggi commissario Esu e vicecoordinatore del partito in città, lancia la sua campagna elettorale. Attorno una trentina di supporters, persone come Mario Forzan (Cdq2) ed Enrico Turrin che lavorano sul territorio. «Rischiamo come al solito di decidere il candidato in ritardo e quindi di consegnarci alla sinistra. E addirittura di vederlo calare dall’alto invece che sceglierlo come noi vogliamo, ovvero con le Primarie». Conclusione: «Se succederà come l’altra volta, la sconfitta è matematica. A quel punto correrò con una mia lista civica».

Insomma a costo di uscire dal partito. Ma quale partito? «Io mi auguro che la nuova Forza Italia nasca unita e forte anche se i rumors da Roma ci dicono che ci sarà una divisio-ne». In attesa di sapere l’ex assessore parte con la contromossa. «I leader per la candidatura ci sono già: io che lavoro sul territorio da anni e Barbara Degani, presidente della Provincia. Raccolgo ogni giorno sollecitazioni a non improvvisare. Dunque ecco il mio movimento, aperto a tutti, anche ad altri partiti». E ora tocca ai temi: «Basta alla promessa di grandi opere, come l’auditorium e la questura, è ora di migliorare la qualità della vita visto che l’Agenzia europea per l’ambiente ci classifica come la città più inquinata d’Italia. E nemmeno può essere la città dei divieti, o dei clandestini che occupano il centro storico. Dev’essere una città sicura a livello di Verona e Treviso, e con un’amministrazione che non aumenta ogni anno Imu e Irpef. Per questo ascolteremo la gente in ogni quartiere e apriremo una piazza virtuale su internet e su facebook».