«Nei campi di intervento tradizionali – spiega il commissario dell’Esu, Rocco Bordin – siamo ad ottimi livelli: mense, residenze, orientamento. Vogliamo ora concentrarci su servizi nuovi, perché riteniamo che anche l’assistenza psicologica sia parte del diritto allo studio. Questo è un progetto pilota a livello regionale: Verona e Venezia sono pronte a introdurlo».
I dati presentati dal Sap diretto dal professor Alessio Vieno individua diversi comportamenti a rischio negli studenti padovani. In particolari nel 2013 il 21% degli studenti erano considerati «a rischio» per l’abuso di alcolici e il 3% presentavano un livello di consumo già problematico. Considerando che la popolazione studentesca padovana è di 70 mila unità, si parla di circa duemila giovani che vivono un problema con l’alcol. Altro fronte è quello della dipendenza da gioco d’azzardo, con l’11,1 % di popolazione studentesca a rischio e il 5,5% già considerato giocatore d’azzardo problematico. Stime invece parlano di una percentuale tra il 3 e il 7% di affetti da dipendenza da internet. «Nel nostro sito (dpss.psy. unipd.it/sap-bsr/) è già possibile trovare percorsi guidati di consulenza e informazione – sottolinea Vieno – Grazie al sostegno dell’Esu dal 2015 introdurremo anche la possibilità di colloqui individuali via skype si assistenza e consulenza con gli studenti». Gli studenti, gratuitamente, potranno quindi avere un supporto direttamente a casa, senza recarsi nel centro Sap inviaBelzoni. Oltre che al Servizio di assistenza psicologica gli studenti possono rivolgersi anche alla Clinica Psichiatrica: «Ogni anno abbiamo circa 200 primi contatti – spiega il professor Paolo Santonastaso – Di questi il 40% è affetto da depressione, ma ci sono an che ansia, disturbi alimentari, fino ai tentativi di suicidio. In tutti questi casi l’intervento nella prima fase di insorgenza della patologia garantisce migliori risultati di cura». Come ha spiegato il direttore dell’Esu Stefano Ferrarese, presidente dell’associazione europea degli enti per il diritto allo studio, il progetto padovano è guardato con interesse anche al di fuori dei confini nazionali.