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Un tavolo sulla sicurezza

«Il problema va affrontato immediatamente – sottolinea Bordin – L’ente pubblico è davvero vicino agli universitari, e non aspetta. In poche ore abbiamo trovato una soluzione a uno degli otto ragazzi. Per altri tré appuntamento nel mio ufficio per proporre le nostre residenze». Per le quattro studentesse, invece, si sarebbe fatta avanti, ugualmente in tempi rapidi, un’agenzia immobiliare con un appartamento da affittare. «Se non saranno contente, le attendo da me, all’Esu – continua Bordin -. Ma per tutti gli universitari della casa di via Tiepolo la nostra è una proposta economicamente vantaggiosa. E se qualcuno è in difficoltà, vedremo di aiutarlo. Avranno comunque l’opportunità di potere concludere l’anno accademico nelle nostre residenze a Padova con tutto ciò che occorre per lo studio. Serenamente». Sono settantamila gli studenti che frequentano l’università. Dodicimila arrivano da fuori provincia. «Più di 1.200 i nostri posti letti spiega ancora Bordin -, cinquemila, complessivamente, i ragazzi che si affidano al libero mercato.

Purtroppo tanti gli affitti in nero, per risparmiare, certo, ma a scapito della sicurezza. In questo senso è recente il nostro manuale realizzato con la Guardia di finanza e destinato agli universitari per la conoscenza dei loro diritti. La sicurezza negli edifici è la nostra priorità, ma per eseguire opere di manutenzione straordinaria sono necessari investimenti. L’Esu ha impegnato in questi anni centinaia di migliaia di euro nelle residenze». Stefano Ferrarese, direttore Esu, precisa: «Comprendiamo la rabbia e la richiesta di case sicure, espressa dalle rappresentanze studentesche. Da tré anni i fondi a nostra disposizione sono bloccati. L’Esu si impegna perché tragedie come quella di via Tiepolo non debbano mai ripetersi. Se molte residenze sono chiuse per lavori è per garanti re massima sicurezza, mentre la Cittadella dello studente continua ad essere nelle mani dell’università, a cui domandiamo tempi certi». Aggiunge Bordin: «Chiederò la convocazione di un tavolo con il rettore, il sindaco e la Guardia di finanza sul tema degli affitti e della sicurezza delle abitazioni». Afferma Alessandro Asmundo, coordinatore di Studenti Per: «Quello degli affitti m nero è un cancro che va sradicato. E di fronte all’esplosione di via Tiepolo le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte. E necessario un impegno volto alla verifica della sicurezza». Mobilitata sullo stesso fronte anche l’associazione degli studenti universitari che offre consulenza legale ai ragazzi. L’AZIENDA ESU Ha offerto ospitalità agli otto ragazzi che hanno perso tutto ESPLOSIONE I vigili del fuoco nelle macerie della palazzina di via Tiepolo. I ragazzi si sono miracolosamente salvati «Con rettore, sindaco e Guardia di finanza» -tit_org- «Un tavolo sulla sicurezza »