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Deciso dalla regione, non si può intervenire. Mensa più cara

Su questo non possiamo intervenire, dobbiamo applicare l’aumento, per altro limitato. Abbiamo parlato con agli studenti inmaniera costruttiva per trovare però delle forme di ridistribuzione di questo aumento». L’aumento prevede che il pasto completo passi da 2,50 a 2,60 euro per la tariffa A e da 4,50 a 4,60 per la tariffa B ed entrerà in vigore nelle mense dell’Ente a partire dal prossimo primo ottobre. Intanto gli studenti chiedono una “sforbiciata” alla burocrazia.

Il movimento “Studenti per” di Padova ha chiesto, durante l’incontro con i consiglieri d’amministrazione al commissarioBordin di ridurre le formalità per richiedere un alloggio: «Perché costringere uno studente a compilare moduli doppi per borsa e alloggio? – sottolinea Federico D’Ambrosio, rappresentante degli studenti nel cda dell’Esu – Abbiamo richiesto con forza una semplificazione delle modalità di richiesta dell’alloggio: perché non inserirla dentro la domanda di preimmatricolazione affinché ogni futuro studente venga messo di fronte alla possibilità di farne richiesta, una volta informato direttamente sulle modalità da seguire? Non vediamo ragione per cui Università ed Esu non possano integrare i propri sistemi: un risparmio ed un beneficio agli studenti. La ridondante burocrazia resta spesso un ostacolo al diritto allo studio ».

Intanto l’Esu ha cercato già di venire incontro agli studenti e proprio ieri ha inviato una mail a tutti quelli che possono partecipare al concorso per gli alloggi, in scadenza il prossimo 26 settembre, per informare nel dettaglio circa e procedure per la richiesta e l’assegnazione dei posti. Ulteriori forme di informazione verranno poi veicolate attraverso i social netwok. I posti che potranno essere assegnati agli studenti in alloggio Esu sono 700