“Non condivido molte cose di quello che dice Donald Trump. Il problema è che non è che all’Italia deve piacere Donald Trump, perché Donald Trump ha avuto una legittimazione dal popolo americano. Ora, quello che invece noi dobbiamo fare in maniera intelligente è lo scatto successivo. Dobbiamo capire bene dove intende andare a parare Donald Trump e cercare con l’Occidente unito, il che vuol dire storicamente l’America, l’Europa e altri che si rivedono nella cultura giudaico-cristiana, di essere assolutamente importanti nelle scelte come la guerra in Ucraina e come il problema e il conflitto che c’è a Gaza. Ripeto, a me non piace il modo di fare di Donald Trump. Salvo il fatto che ricordarci, come dice la Meloni, che il fallimento del Green Deal e una assolutamente incontrollata migrazione clandestina ai danni dell’Europa, ma direi soprattutto ai danni dell’Italia, è una cosa reale. (…) Perché fino ad adesso l’Italia e l’Europa sono state ininfluenti in tutto. Ininfluenti nella guerra in Ucraina, ininfluenti sulla guerra a Gaza. Certo che poi siamo anche noi che dobbiamo provvedere a un sistema di difesa, ma aggiungo anche a un sistema politico di mediazione che ci metta nelle condizioni di avere un feeling con Trump  per essere assolutamente importanti nelle scelte.”