E le parole di Saia? «Non ho nulla contro Maurizio, anzi. Ma credo che tre anni fa – ricorda Bordin – come ha ammesso lui stesso nell’intervista al vostro giornale, abbia preso una strada diversa dal Pdl. E questo, personalmente, mi dispiace. Perché, nella campagna elettorale che sta per cominciare, avrebbe potuto darci una grossa mano». Ad invocare le Primarie, c’è pure l’ex An Matteo Cavatton: «Spero davvero che chi guida il partito ce le faccia fare. Con regole chiare e condivise. E mi auguro che siano Primarie di coalizione – sottolinea Cavatton – e che tutti i partiti che vi parteciperanno ne rispettino poi l’esito. Senza cioè voler mettere bocca sulla bontà o meno del candidato vincitore. Saia? Da una persona che ha avuto tanto dalla politica e dal centrodestra, mi aspettavo che ora si mettesse al servizio del centrodestra e non contro. La senatrice Elisabetta Casellati? Mi fa piacere che circolino nomi di così alto profilo, ma pure lei, per come la penso io, dovrà misurarsi col consenso dei padovani attraverso le Primarie ». Più o meno simile l’analisi di Giampiero Avruscio: «Non ho alcun dubbio, il nostro candidato sindaco dovrà essere deciso con le Primarie o, almeno, con l’avvallo di tutti gli eletti in Comune e nei quartieri. Altrimenti – osserva Avruscio – se il nome verrà scelto di nuovo dall’alto, sarà inevitabile la nascita di varie liste civiche fuori dal partito».