I ragazzi del Sindacato degli Studenti pochi giorni fa hanno simbolicamente occupato gli uffici dell’Esu di via san Francesco, chiedendo a Bordin di prendere ufficialmente posizione sulla norma contestata. Il governo sta approvando un decreto attuativo della riforma Gehnini che prevede la modifica dei criteri di assegnazione delle borse di studio . Conti alla mano, gli studenti sostengono che solo a Padova dovrebbe dire addio ai contributi il 50 per cento dei ragazzi. Ieri è giunta la solidarietà di Bordin: «Non mi trovo d’accordo», afferma l’amministratore dell’Esu di Padova, «sulla differenziazione della soglia massima Isee per beneficiare della borsa di studio in base all ‘ateneo di iscrizione, perché così si verrebbe a creare una discriminazione attraverso una diminuzione del parametro dal Nord al Sud Italia. Apprezzo la battaglia che ha fatto la Regione Veneto in sede di conferenza Stato-Regioni, riuscendo ad ottenere dal fondo integrativo statale 4 milioni in più per il diritto allo studio in Veneto che oggi, grazie ai loro sforzi, ammonta a 15 milioni e mezzo». Forti del sostegno delle istituzioni , i ragazzi proseguiranno nella loro battaglia per la salvaguardia del loro futuro.