«Una cosa è certa – osserva Rocco Bordin – a fronte di questa decisione noi non riusciremo a mantenere i servizi intatti. Ovvero, mi vedrò costretto a fare delle scelte ben precise e che certo avrei preferito non dover prendere in considerazione. Purtroppo però lo scenario che abbiamo di fronte non permette altre strade». Per questo motivo, già nelle scorse settimane, il commissario straordinario dell’Esu ha convocato un tavolo permanente di discussione con gli studenti: 16 rappresentanti, di tutte le Facoltà, che sono stati messi a conoscenza della difficile attuale situazione finanziaria dell’ente. «A loro ho illustrato come stanno le cose e spiegato quali sono i percorsi che potrebbero essere intrapresi – precisa Bordin – e ho ribadito anche che determinate scelte a questo punto diventano obbligatorie».
Scelte dolorose per gli studenti, costretti a subire un taglio dei servizi pesante. A questo punto ci potrebbe essere unadeguamento dei costi dei servizi per gli studenti relativo ali’ Istat (indice che non viene adeguato dal 2008); oppure aumentare il costo dei pasti in mensa salvaguardando le fasce più deboli; infine l’eventualità di ridurre alcuni servizi nelle residenze. « Ripeto, sono tagli assolutamente irrinunciabili – conclude il commissario straordinario dell’ente di via San Francesco – la nostra pur essendo una struttura virtuosa è costretta a procedere in questa direzione. Anche se ciò significa, alla fine, mettere ulteriormente in difficoltà le famiglie»