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ALLOGGI ESU, GLI STUDENTI PROTESTANO MA POSTI CI SONO

Infatti, anche le ultime richieste di alloggio sono state esaudite dando l’opportunità a tutti gli studenti residenti distanti dalfateneo Patavino, nessuno escluso, di cimentarsi in un percorso di studi nella città del Santo. Grazie alle strutture ed ai servizi messi a disposizione dall’Esu, in un clima di efficente organizzazione, tranquillità e apprezzamento pubblicamente riconosciuto da tutti i ragazzi che si sono recati presso gli uffici dell’ente. Per questo risultano assai poco comprensibili le critiche sollevate da una esigua parte di studenti abituati a sterili contrapposizioni strumentali. Qualcuno lamentava che gli studenti avrebbero dovuto presentarsi con 30o euro di caparra per accettare il posto, pena la perdita del diritto. Ma l’Esu, proprio per venire incontro alle esigenze degli studenti che non potevano essere presenti, perché residenti a centinaia di chilometri, ha previsto la possibilità di accettare per delega, purchè accompagnata dal pagamento della caparra quale garanzia che rende il posto a loro riservato. Francamente questa richiesta di caparra prevista dai regolamenti dell’ente da sempre, risulta assai difficile considerarla una qualsivoglia forma di vessazione. Tutti i ragazzi idonei fuori sede che si sono presentati hanno ricevuto l’alloggio, lasciando ancora io posti disponibili che saranno assegnati agli studenti pendolari, di cui si ricorda che non è previsto un obbligo di legge. Come succede ogni anno ed era prevedibile, ma evidentemente non per tutti, alcuni studenti idonei non hanno voluto accettare l’alloggio e qualcuno ha preferito andare altrove, succede di frequente ed è perfettamente lecito essendo noi ancora in democrazia. I posti disponibili questo anno si sono ridotti rispetto i 716, effettivi, dello scorso anno accademico, questo per la necessaria chiusura di due residenze causa il terremoto dell’anno scorso, perciò non imputabile ad un disservizio Esu. Rispetto poi ai presunti ritardi nell’assegnazione degli alloggi, per legge ir giorni prima l’inizio delle lezioni questo non corrisponde al vero: le assegnazioni per gli studenti che frequentano gli anni successivi, rispetto al primo di immatricolazione, si sono concluse già lo scorso i7 settembre: tutti i ragazzi che ne hanno fatto richiesta, nessuno escluso, hanno ricevuto una proposta di alloggio presso le residenze e ben prima dell’avvio dei corsi. Mentre, per gli studenti del primo anno, le assegnazioni si sono concluse il 26 settembre, in un contesto che vede le nuove immatricolazioni legate all’esito dei test universitari, resi pubblici a fine settembre se non addirittura ad ottobre inoltrato, che condiziona la scelta dell’alloggio. Tengo a precisare che i criteri distributivi previsti dalla deliberazione regionale sul diritto allo studio universitario indicano il 70% dei posti a studenti anni successivi e il 309o dei posti a studenti primi anni. Insomma ancora una volta qualcuno ha voluto creare una tempesta in un bicchiere d’acqua. * Amministratore unico Esu, Padova