Inoltre è stato dimostrato che alcuni consiglieri del Pdl risultano quasi sempre presenti (e quindi percepiscono il gettone) ma se ne vanno prima della votazione. «Noi siamo presenti alle votazioni delle delibere consiliari, quindi a tutti gli argomenti che hanno un qualche interesse collettivo – puntualizza Bordin – ci assentiamo solo quando si parla di sciocchezze che non dovrebbero arrivare in consiglio comunale, come per esempio la mozione contro la Gelmini. I dati che ho acquisito mostrano chiaramente che noi in consiglio comunale, non solo ci siamo ma anche interveniamo. Colgo l’occasione inoltre per ribadire che sono assolutamente contrario all’aumento del gettone di presenza. Rocco Bordin ha firmato un’interrogazione all’assessore alla Partecipazione Silvia Clai, esposta nel consiglio comunale di ieri sera. «La sinistra che governa ci impedisce la partecipazione alle commissioni consiliari: sono convocate in orari impossibili per chi lavora, come per esempio alle 16,30 oppure alle 12. E quindi chiedo che la giunta modifichi gli orari per consentire anche a noi lavoratori di partecipare ». L’esponente del Pdl coglie l’occasione anche per ribadire la sua contrarietà all’aumento del gettone di presenza: «Dopo l’aumento della Tia, dopo la rincaro dei biglietti dei mezzi pubblici, dopo il salasso dei parcheggi, non mi sembra il caso di stanziare un fondo di 95 mila euro per raddoppiare il gettone di presenza. (ejer.)