Programma Amministrativo

Esperienze Politico - Amministrative

Archivio Storico

Manutenzione edifici dell’Esu. I fondi sono bloccati da 3 anni

I posti dell’ente sono 1.200, altri in arrivo a fine mese. Gli iscritti al Âî sono 70 mila, 12 mila quelli fuori sede e 5 mila vivono in affitto da privat «La sicurezza negli edifici è la nostra priorità, ma per eseguire opere di manutenzione straordinaria sono necessari investimenti», spiega Rocco Bordin, commissario dell’Esu (azienda regionale per il diritto allo studio universitario). E Stefano Ferrarese, che dell’Esu è direttore, rincara: «Da tré anni i fondi a nostra disposizione sono bloccati». Gli alloggi Esu L’Esu di Padova ha investito centinaia di migliaia di euro in questi anni nelle residenze, sedici per un totale di più di 1.200 posti letto. E da un anno e mezzo attende di poter gestire anche la nuova casa dello studente Nord Piovego in via Venezia (198 posti letto), di proprietà unica dell’Università che peraltro con l’Esu ha già stipulato la convenzione per la gestione. Dopo lunga attesa, parrebbe cosa quasi fatta. Armando Gennaro, prorettore con delega per l’edilizia, è ottimista e garantisce che la consegna avverrà in primavera. La legge 338 del 2000 disciplina il cofinanziamento dello Stato per acquisti, ristrutturazioni e costruzioni di residenze universitarie in tutto il territorio nazionale. «Lo Stato mette i soldi per i bandi, enti pubblici e privati competono», continua Bordin, «Ma il pubblico spesso non riesce a partecipare per i tagli subiti, fondazioni e università private continuano a presentare progetti. I fondi strutturali per la manutenzione degli studenta- ti sono bloccati».
 

Universitari, un popolo di 70 mila Tutti assieme sono tanti quanti gli abitanti di Trapani o dell’Aquila: i quasi 70 mila studenti iscritti all’Università sono cittadini un po’ a parte, che Padova da un lato sfrutta più che può (affitti magari in nero; bar e locali che senza gli studenti farebbero la fame; librerie, copisterie, gelaterie e via consumando), dall’altro spesso dimentica, o tratta con una punta di fastidio. Metti perché fanno rumore di notte sotto centrali finestre o bevono spritz. Come a dire: ci sono e ci servono, ma che siano invisibili. Le residenze I dati ufficiali che riporta Bordin, parlano di 12 mila studenti fuori sede dei quali 1.200 abitano in strutture gestite dall’Esu o convenzionate, e cinquemila vivono in appartamenti affittati da privati (da 150a300euroalmeseperuna camera o posto letto). E se ne “emergono” solo cinquemila è assai probabile che, potendo illuminare il “nero”, il numero aumenterebbe di parecchio. Ci sono poi a Padova 900 studenti stranieri Erasmus, dei quali 350 sono stati sistemati in alloggi Esu. Tanto per finire il quadro dell’ospitalità studentesca pubblica, le residenze dell’Esu o di proprietà dell’Università che però ne ha dato intera gestione all’Ente, sono 16 più quattro foresterie per brevi transiti. Nuove strutture in arrivo A fine gennaio verranno inaugurati nuovi alloggi nelle residenze Carli in via Martiri Giuliani e Dalmati alla Stanga e Goito in via Goito per un totale di quasi 200 posti. Ai posti nelle residenze si accede in base a requisiti alti per merito e bassi per reddito, e le graduatorie a Padova vengono sempre esaurite: «Sono 800 gli idonei», spiega Rocco Bordin «e tutti hanno posto in alloggi Esu. Ad oggi sono avanzati 19 alloggi per gli idonei, ma ci sono altri studenti pendolari che hanno fatto domanda nelle nostre strutture. Abbiamo una lista d’attesa». Per gli altri c’è il mercato privato, rischi compresi.

I “rischi” del privato «A volte i ragazzi, magari appena arrivano, corrono subito nel privato e sottoscrivono affitti in nero», continua Bordin che di informare gli studenti sui propri diritti ed evitare che vengano sfruttati, ha fatto un punto d’onore. «Sono tré anni che assieme alla Guardia di finanza pubblichiamo un manuale che spiega diritti e rischi in materia di affitti, quello che gli studenti devono sapere, chiedere, pretendere. E poi abbiam
o Esu Accomodation: un servizio (sul sito dell’Esu è tutto spiegato chiaramente) che offre ai ragazzi un servizio gratuito di consulenza e informazioni in tema di alloggi: dalle possibilità nei collegi convenzionati a come affrontare un contratto di locazione con i privati. Ci sono passati in tremila quest’anno». «Å’ un problema di informazione, noi chiediamo un ulteriore sforzo per fare conoscere le residenze dell’Esu soprattuto agli studenti del primo anno, appena arrivati», è Alessandro Asmundo a parlare: palermitano, 23 anni, iscritto alle Magistrali (Economia), è il coordinatore di Studenti per-Udu. «E chiediamo che l’ente pubblico monitori il mercato privato, magari informando su quali sono gli affìttuari meritevoli». Alberta Pierobon Rocco Bordin commissario dell’Azienda per il diritto allo studio: «La sicurezza è una nostra priorità ma per gli interventi straordinari sono necessari investimenti» Armando Gennaro prorettore dell’Ateneo con delega all’edilizia: «A primavera daremo in gestione la nuova casa Nord Piovego in via Venezia che ha 198 posti letto»