«Chiederemo il referendum » spiega Marco Marin presentando il fascicolo di carte del comitato referendario, «abbiamo messo come sede del comitato palazzo Moroni: è un segnale che significa che vogliamo farlo insieme». Dal suo lancio, poco più di una settimana fa, ad oggi il comitato referendario si è dato un nome, “Noi siamo padovani”, e ha deciso il quesito: «Sei favorevole o sei contrario al fatto che la città di Padova aderisca alla Città metropolitana di Venezia?». «Non è una domanda di tipo politico», continua Marin, «abbiamo già espresso la nostra contrarietà e il centrosinistra ha detto che è favorevole. Ora è diverso: se è vero che non è un’ operazione politica facciamo il referendum insieme». Nonostante i tempi stretti, il centrodestra conta di arrivare ad una consultazione entro Natale. I banchetti per la raccolta delle firme arrivano nelle piazze sabato ma, prima di dare il via alla macchina organizzativa, c’è la volontà di confrontarsi con il consiglio comunale. «Al di là di quello che sta succedendo a livello nazionale questo centrodestra è compatto» spiega Rocco Bordin. «Riconfermiamo la nostra posizione» gli fa eco Roberto Cruciato, Udc. «Il sindaco faccia un passo verso la democrazia » auspica Matteo Cavatton. Ma non sono così fiduciosi Alberto Salmaso e Mariella Mazzetto. Resta da vedere come reagirà la maggioranza. Intanto la delibera sulla Città metropolitana dovrebbe arrivare in giunta già oggi dopo che il sindaco avrà discusso a Roma degli ultimi dettagli insieme al collega Orsoni e al ministro Patroni Griffi.