A cominciare dall’Idv, che torna alla carica con l’assessore alla Partecipazione Silvia Clai: «Ribadisco che una scelta del genere, che riguarda la futura gestione dei servizi pubblici di acqua, gas, rifiuti e luce, andrebbe eventualmente presa soltanto dopo un confronto serio e trasparente in consiglio comunale. Spero di sbagliarmi – dice l’esponente dipietrista – ma ho la netta sensazione che si voglia portare la discussione in aula a cose già fatte. C’è poi una questione che mi interessa particolarmente ed è quella legata all’inceneritore di San Lazzaro, che AcegasAps ha di recente ampliato con la costruzione della terza linea. Cosa succederà con il passaggio dell’azienda in Hera? Forse l’impianto comincerà a bruciare anche la spazzatura dell’Emilia Romagna, diventando quindi un colosso extraregionale? E magari – prosegue l’assessore dell’Idv – la nuova maxi-utility tornerà a progettare, come già fatto in passato da AcegasAps, la realizzazione di una quarta linea? In materia di rifiuti, bisognerebbe privilegiare il riciclo e la raccolta differenziata porta a porta. Senza dimenticare che, nella campagna elettorale 2009, più di qualcuno aveva promesso la chiusura della prima linea dell’inceneritore». Il coordinatore cittadino vicario del Pdl Rocco Bordin chiede invece addirittura «la convocazione degli stati generali», allargando il dibattito pure alle categorie economiche: «Quando 9 anni fa la nostra amministrazione guidata da Giustina Destro operò la fusione tra la padovana Aps e la triestina Acegas, Zanonato ci criticò in maniera feroce, accusandoci di aver dimezzato la capacità decisionale del nostro Comune, e si espresse ripetutamente contro quell’accordo – ricorda Bordin – Mentre adesso il sindaco, a proposito di operazioni del genere, sembra aver cambiato idea e nemmeno accetta di discutere della cosa in consiglio comunale e pretende di procedere indisturbato verso l’azzeramento di AcegasAps in Hera».