«Tanti parlano di fuga di cervelli, noi qui dimostriamo di saper attrarre con i nostri servizi gli studenti stranieri » il commento dell’assessore regionale all’Istruzione Elena Donazzan che ieri ha incontrato il commissario dell’Esu Rocco Bordin. «L’Esu di Padova riesce a dare ottimi servizi con minimi costi, tanto da essere punto di riferimento per il diritto allo studio a livello nazionale ed internazionale» sostiene Donazzan «basti pensare che è possibile consumare un buon pranzo completo spendendo solo 5,70 euro: come un panino in autostrada».
Mentre 3.500 mangiano gratis. Trai servizi innovativi, “Speedy Esu” il pasto ridotto che taglia la fila e l’ ‘Esu pass”, la carta prepagata che in mense conce la Piovego ha permesso di smaltire le code. Per gli studenti bisognosi previste anche 200 ore di lavoro (a 2.500 euro netti) tra incarichi amministrativi e nelle mense per arrotondare. L’Esu distribuisce 1.250.000 pasti l’anno e mette a disposizione 1.365 posti letto con tariffe che variano da 130 a 195 euro, tutto compreso. Gli Esu veneti aderiranno a breve alla rete Andisu degli enti per accedere alla rete europea per la loro caratteristica di approccio innovativo nei servizi e nella concezione di diritto allo studio.