«Ci spaventa l’aumento del volume di traffico conseguente all’edificazione di tanti appartamenti – osserva il portavoce del comitato, Giampaolo Zen – secondo noi l’idea migliore è di aprire una nuova strada tra via Aosta e via Castelfidardo per snellire la viabilità ». L’architetto Lorenzo Moro, che abita nella zona, osserva: «Assistiamo a un tragico fenomeno di imprenditoria locale, legittimata dall’attuale Piano regolatore generale, di demolizione di fabbricati di architettura minore, magari abitati da una sola famiglia, per la costruzione ex novo di condomini plurifamiliari che comportano, come in vicolo Castelfidardo, un aumento considerevole di abitanti e autovetture in aree spesso con scarsa viabilità, poco verde e assenza di parcheggio». Secondo Moro la soluzione sarebbe quella di dichiarare Padova «città a crescita edilizia uguale a zero», seguendo l’esempio di altre città italiane. «Occorre promuovere un nuovo piano regolatore e un piano particolareggiato che analizzi lotto per lotto, edificio per edificio l’intera città, come avvenuto in centro storico – conclude – per bloccare l’aumento della cubatura esistente.